Programma Comunitario
Leonardo da Vinci
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1997 è stata realizzata la ricerca Nuove
competenze per il turismo sostenibile nelle aree protette,
finanziata dall’Unione Europea nell’ambito del "Programma
Leonardo da Vinci". Tale programma si prefigge di sostenere
e completare le azioni volte a migliorare la qualità
delle politiche di formazione professionale, al fine di individuare
nuove metodologie di apprendimento. Alla ricerca hanno partecipato
quattro équipes nazionali (Italia,
Francia, Germania, Gran Bretagna). La progettazione ed il coordinamento
scientifico centrale sono stati assicurati dall’Università degli
Studi di Roma "La Sapienza" Dipartimento di sociologia, Cattedra
di Sociologia dell’Ambiente. Alla base delle premesse della ricerca
ci sono le seguenti prospettive previsionali:
-
il turismo accentuerà sempre più il suo carattere
di fenomeno di massa e ciò a livello di sistema socio-economico
mondiale;
-
nell’ambito delle risorse turistiche si produrrà
una crescente affermazione delle risorse turistiche ambientali;
-
le aree protette, nelle loro diverse tipologie,
giocheranno sempre più un ruolo centrale nel sistema dell’offerta
turistico-naturalistica.
Da tempo si è aperto un problema di gestione intelligente dei
flussi turistici nelle aree protette che reclama la progettazione
e l’attuazione di azioni adeguate che vedano le attività turistiche
come eventi socioeconomicamente auspicabili e, contemporaneamente,
come azioni caratterizzati da nulli o bassi impatti ambientali.
Questo ultimo requisito richiede un deciso processo
di professionalizzazione di tutti gli operatori che agiscono
dentro, fuori ed intorno alle aree protette.
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Tale auspicabile prospettiva è stata alla base della individuazione
dei seguenti obiettivi conoscitivi:
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rilevare le figure professionali che, nella
sfera delle aree protette europee, possano garantire tanto lo
sviluppo economico-sociale quanto una fruibilità a basso impatto
ambientale delle risorse turistico-naturalistiche;
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descrivere le competenze
specifiche di tali figure a cui la società richiede prestazioni
peculiari come quelle sopra delineate;
-
rilevare criticamente i bisogni formativi emergenti
dalla delineazione delle figure professionali di cui sopra;
-
fornire, in questo modo, una base conoscitiva
(si potrebbe definire pre-progettuale) per la progettazione
formativa.
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I risultati delle numerose interviste effettuate in Italia e in
Europa, sia di esperti del turismo nelle aree protette che di visitatori
di queste zone, hanno indicato nei direttori
del parco, nei responsabili dell’educazione ambientale e nelle guardie
parco i soggetti maggiormente responsabili per una corretta
fruizione turistica. Per queste figure sono stati definiti i percorsi
necessari per completare la loro formazione in "chiave turistica".
Dai profili professionali emersi nel corso della ricerca risulta
che la formazione, oltre a puntare su specifiche competenze professionali,
deve prestare parallelamente attenzione
a competenze psicologiche e sociologiche, per consentire
di sviluppare, ad esempio, capacità di comunicazione
e di lavorare in gruppo.
La ricerca ha consentito inoltre di evidenziare altre figure professionali,
già operanti nelle aree parco europee, come gli agenti di sviluppo
locali, l’addetto al marketing dell’area protetta, il progettista
ambientale e il gestore degli impatti turistici (traffico, trasporti
etc), che possono dare un validissimo contributo per sviluppare
un turismo a basso impatto nelle nostre aree protette.
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P.N. Aspromonte : escursionisti
P.N. Gennargentu : capanna di pastori
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- Università degli Studi di Roma "La Sapienza" - Dipartimento
di Sociologia;
- EURES (Germania);
- UNCPIE (Francia);
- Cranfield University (Regno Unito).
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P.N. Cilento - Punta
Tresino:
Rudere di casa colonica
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Programma Leonardo da Vinci |
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