Parco Nazionale dell'Aspromonte
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L’Ospitalità Diffusa è un’esperienza
unica in Italia, ed è il frutto di tre anni di attività di animazione
(1990/1993) locale in Aspromonte, attuata dal WWF Italia nell’ambito
del programma pilota CADISPA (Conservazione e Sviluppo in Aree Scarsamente
Popolate) del WWF e dell’Unione Europea. Durante questo progetto
è stata realizzata una attività di ricerca-intervento da parte della
società Eco & Eco di Bologna, su incarico del WWF Italia che ha
consentito di definire il progetto. In seguito, è stato riscoperto
e valorizzato un antico itinerario, denominato il Sentiero
dell’inglese, in quanto venne percorso nell’estate del
1847 dal viaggiatore/paesaggista inglese Edward Lear, raccontato
e "disegnato" nel libro: "Diari di un viaggio
a piedi in Calabria e nel Regno di Napoli". L’esperienza
di E. Lear è stata una esperienza escursionistica
e d’ospitalità presso le famiglie dell’epoca. Testimonianza
del suo passaggio sono i monumenti e le targhe che, a ricordo del
suo soggiorno, alcuni Comuni del parco nazionale hanno eretto. Dopo
150 anni questo sentiero può essere percorso grazie a un trekking
modulabile che dura da un minimo di 2 giorni a un massimo di 7.
Il trekking è aperto a tutti, in quanto non presenta alcuna difficoltà:
l’organizzazione locale si occupa di trasferire i bagagli da un
paese all’altro, anche a dorso di asino.
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L’idea dell’Ospitalità diffusa nasce dall’esigenza di dare un contributo
a una crescita culturale e civile delle comunità e di favorirne
l’aggregazione, il dialogo, la cooperazione. Incoraggia il contatto
tra paesi, ampliando la capacità di risonanza e di mobilitazione
delle iniziative dal basso. Valorizza il più possibile le energie
sociali in qualche modo già disponibili, tra cui gruppi culturali,
pro loco, associazioni, cooperative. Mobilita saperi sociali e competenze
diffuse, tra cui il sapere dei pastori e quello delle donne nel
produrre beni e servizi. Crea ricadute tali da aumentarne l’impatto
sociale. L’iniziativa viene impostata per stadi successivi, così
da farla crescere piano piano, a misura della convinzione e dell’adesione
che riesce a raccogliere. Risponde all’esigenza di avere un rapporto
diretto e reale col mercato, impostando una esperienza in grado
di esistere senza continua assistenza. La praticabilità di una iniziativa
realistica non eccessivamente complessa sotto il profilo dell’organizzazione,
rappresenta un esempio su come avviare una esperienza "povera",
basata sulla mobilitazione di risorse in larga parte già presenti.
E una opportunità per evitare che l’iniziativa dipenda, per vivere,
e dai fondi pubblici.
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Il progetto Ospitalità diffusa in Aspromonte
si svolge nell’area del parco nazionale e nei vicini territori di
Stilo e Bivongi. L’attività coinvolge un centinaio
di famiglie di vari paesi della zona, che mettono a disposizione
dei posti letto per ospitare gli escursionisti. Con il pernottamento
è offerta una cena con prodotti tipici locali; inoltre alcune serate
vengono animate da associazioni, gruppi locali che consentono agli
ospiti di essere coinvolti nelle tradizioni locali. Alcuni giovani
dell’area, appositamente formati, guidano i gruppi degli escursionisti.
La cooperativa NATURALITER si occupa di promuovere direttamente
l’offerta degli itinerari aspromontani a livello nazionale e internazionale.
Il progetto valorizza le risorse presenti
tradizionalmente nell’area: le case, le competenze delle
famiglie - e in particolare delle donne - nell’offrire l’ospitalità,
cucinare, provvedere ad altri servizi necessari per la ricettività;
le competenze del gruppo delle guide locali; le competenze organizzative
e promozionali di "NATURALITER". Il progetto funziona da incentivo
per l’emergere di rapporti significativi tra comunità paesane oggi
non comunicanti; mobilita le associazioni
ed i gruppi esistenti in un ruolo di apporto diretto all’attuazione
dell’iniziativa o di supporto esterno (organizzazione di eventi,
animazione, ad arricchimento dell’offerta escursionistica); genera
domanda per i prodotti tipici locali e dell’artigianato.
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Escursionista nell'Area Grecanica
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- Diversi gruppi organizzati dalle agenzie tedesche Natur e Cultur
e Wikinger Reisen;
- le sezioni del CAI di: Ivrea, Ponte San Pietro (Bergamo), Siena,
Teramo, Caserta, Potenza, Campobasso, Salerno, Catania;
- le sezioni del WWF Italia di Genova e Pisa;
- i gruppi trekking di Grassina e Bagno a Ripoli (Firenze), Alpina
Excelsior di Bergamo;
- diversi gruppi scolastici provenienti dal Nord Italia, dalla
Svizzera e dalla Grecia.
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Aspromonte :
lavorazione del pane
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I programmi dell'ospitalità diffusa :
Il Sentiero dell'Inglese
Asprotekking
trekking Bizantino
Organizzatore del programma
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Ospitalità diffusa : Parco Nazionale
dell'Aspromonte |
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