Seui conta 2170 abitanti e appartiene alla Barbagia di Seulo. E' questo il paese della <> di Montarbu, l'oasi naturale che, in un'area di 2767 ettari, raccoglie assieme lecci secolari, agrifogli, tassi, ginepri e che offre rifugio a branchi di daini, di mufloni, di cinghiali, proteggendoli dal barbaro assedio dei bracconieri. Dentro l'abitato, sulla via centrale, all'interno del museo etnografico, Seui possiede anche un frammento della natura perduta: un esemplare imbalsamato di avvoltoio degli agnelli. Nel territorio seuese vi sono numerosi nuraghi fra i quali i più conosciuti sono quelli di Margiani Pubusa, di Sa Lei, di Funtana Manna. A poca distanza da questi si scorgono i resti delle capanne dei villaggi, delle tombe megalitiche e dei pozzi sacri. Della storia recente del paese fa parte l'impianto minerario della laveria di S. Sebastiano, dove tra la fine del secolo scorso e la metà di questo, si estraeva l'antracite. La miniera non aveva modificato di molto le condizioni economiche del paese, che continuava a vivere soprattutto di pastorizia, di agricoltura e di attività commerciali, come avviene, tutto sommato, ancora oggi. Seui dedica le sagre più importanti a S. Cristoforo, nella prima domenica di giugno, a S. Giovanni Battista, il 24 giugno, a S. Lucia, nella prima domenica di luglio, e all Madonna del Carmelo, il 14 e 15 agosto. Nei freddi giorni di gennaio si accendono ancora al tramonto i falò della tradizione: il 14 per S. Efisio, il 17 per S. Antonio Abate e il 20 per S. Sebastiano.

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